Il modello dell'artigiano

 








di ELISABETTA NANNIZZI e SABRINA TAMBELLINI. 

Nel Modello dell'Artigiano l'aula e la scuola assumono la caratteristica di una bottega, come quella di un artigiano.   Nell'aula, come nella bottega, si pianifica l'attività, si usano strumenti e materiali e si realizzano prodotti utili per scambiare e mettere in mostra.
I docenti sono chiamati a guidare e a sviluppare un apprendistato cognitivo, assumendo un ruolo di guida e implementando la  cooperazione tra gli allievi. 
Non solo nel modello Senza Zaino si dà spazio all'apprendistato cognitivo all'interno di un apprendimento situato, ma molti studiosi lo hanno proposto come Wenger, Sennet, Maglioni... Il modello dell'artigiano propone un approccio globale al curricolo e al sistema delle attività che si articola in una progettazione più complessa dell'iter scolastico. 
Nel modello dell'artigiano emerge forte il confronto fra i due approcci: l'approccio tradizionale, idealistico e depositario vs l'approccio globale al curricolo e al sistema delle attività.
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«Il termine “maestria” con il suo rimando ai maestri artigiani, evocherà forse un  modo di vivere tramontato con l’avvento della società industriale; ma questo è  fuorviante. La maestria designa un impulso umano fondamentale sempre vivo, il desiderio di  svolgere bene un lavoro per se stesso. E copre una fascia ben più ampia di quella del lavoro manuale specializzato; giova  al programmatore  informatico, al medico e all’artista (…) (R. Sennet, L’uomo artigiano)

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Nel modello dell'artigiano sono previsti sei livelli: organizing, modeling, coaching, scaffolding, fading e producing. Tale modello orienta i docenti ad un accurato allestimento della classe e della scuola o proietta la didattica in una dimensione attiva e laboratoriale. Aiuta gli insegnanti a pianificare l'attività preparandola bene, a stimolare gli studenti a prepararsi a casa, ad organizzare l'aula e il fuori aula in modo che somigli ad un'aula bottega e a realizzare l'attività in modo che i momenti frontali siano ridotti, brevi o sostituiti da video. Gli obiettivi del modello dell'artigiano sono: di aiutare gli insegnanti a sviluppare le azioni di affiancamento, la presenza, l'assenza del docente impiegando il feedback positivo, a realizzare attività differenziate per livelli, per progetto e per contenuti, a sviluppare l'autovalutazione e a realizzare attraverso compiti, attività, lavoro, prodotti da mettere in mostra, scambiare e vendere.

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Ogni bravo artigiano conduce un dialogo tra le pratiche concrete e il pensiero;  questo dialogo si concretizza nell’acquisizione di abitudini di sostegno, le quali  creano un movimento ritmico tra soluzione e individuazione dei problemi. La relazione tra mano e testa si si mostra in ambiti apparentemente lontani come il  tirare su un muro, il cucinare, il progettare una struttura ricreativa o il suonare il  violoncello.  
Non c’è niente di automatico nel diventare tecnicamente abili, così come non c’è  niente di brutalmente . 
meccanico nella tecnica in sé».(R. Sennet, L’uomo artigiano)

I contenuti di questo articolo sono stati tratti dal corso IL MODELLO DELL'ARTIGIANO del 28-29-30 giuno 2021. I relatori del corso sono stati i seguenti: Marco Orsi, Stefano Rossi, Silvia Micheletta, Grazia Simi e Elisabetta Nannizzi. 

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