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La spirale virtuosa e la leggerezza

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di Marco Orsi.    Le slide su educazione circolare e sul parallelo con l’economia circolare proposte dalla Fondazione Amiotti e dal presidente Enrico Amiotti, mi trovano in grande sintonia.  Condivido il percorso dall'Io al pianeta:  ecologia interiore e esteriore (due mondi).  Lo declino anche in termini di leggerezza:  leggerezza oggettuale (togliere lo zaino e allestire ambienti ospitali), leggerezza del curricolo (essenzialità dei saperi e loro connessione), leggerezza della scuola-comunità  (condivisione di responsabilità a fronte dell'autosufficienza professionale), leggerezza della comunità educante (intorno alla scuola e oltre per cui ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino: dunque a fronte della descolarizzazione della società di illichiana memoria, la scolarizzazione della società), leggerezza dell'impronta di Homo sapiens sul pianeta Terra (vivere in armonia con il Creato).  È quello che io chiamo Approccio Globale al Curricolo, dove curricolo et

Responsabilità e intelligenza artificiale

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  di Marco Orsi ...l’importanza della responsabilità come valore cardine per il movimento Senza Zaino, che è anche responsabilità - come insegna Hans Jonas - per la vita minacciata, espressione di una fragilità che coinvolge gli esseri umani e la vita della natura nel suo complesso. Sentirsi responsabili per la propria e la crescita dell’Altro, è dunque un compito da proporre costantemente e che si lega all’altro valore fondante di Senza Zaino, quello dell’ ospitalità .  Ospitare prima di tutto nel nostro cuore l’Altro da noi, un’ Altro che può farsi ferita e ostacolo per la sua diversità, ma proprio per questo in grado di aprirci le porte di un percorso-curricolo  che introduce all’adultità.  Tutto ciò creando un contesto di una comunità che, per la sua conformazione,  insegna, poiché lascia il segno di un vivere testimone di forme nuove di esistenza .  In tale prospettiva la dimensione artificiale dell’intelligenza è necessaria che sia contemperata sempre di più dai  piedi per Terra

"Uno zaino troppo pesante": il libro di Marco Orsi all'Istituto Comprensivo Thouar Gonzaga di Milano

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Recensione sito  LEGGO , Stasera la presentazione In occasione dei 20 anni del modello Senza Zaino “Uno zaino troppo pesante”. L’ultimo libro di Marco Orsi, presidente e ideatore del modello di scuola “Senza Zaino”, sarà presentato oggi 18 maggio 2022 alle ore 18:30 all’Istituto Comprensivo Thouar Gonzaga di Milano (via Tabacchi, 15/a, ingresso libero) in occasione dei 20 anni dalla nascita del modello. L’autore, moderato dalla dirigente Adriana Colloca, parlerà di azioni educative nella società attuale.  Il modello Senza Zaino, che si fonda sui tre valori di ospitalità, responsabilità e comunità, conta a oggi 640 scuole di 296 istituti in Italia. Costituito a Lucca nel maggio del 2012, si legge nelle linee guida, “ha finalità di utilità sociale con lo scopo primario di promuovere, coordinare e sviluppare, in tutti gli ordini di scuola e nelle comunità locali, la visione e le pratiche educative e didattiche del modello di scuola Senza Zaino, che fa riferimento ai valori dell’Ospitalità

Un percorso sulla valutazione mite

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  di MARIA GRAZIA DELL'ORFANELLO e del GRUPPO DI RICERCA.  Abbiamo percepito la necessità di aprire un dibattito che solleciti la riflessione, approfondisca le conoscenze, diffonda una corretta cultura della valutazione formativa e magari riesca a dare un aiuto a docenti e genitori per muoversi nei nuovi scenari normativi. La sperimentazione vuole essere un contributo a questo processo, davvero un mutamento epocale. Si tratta di un percorso biennale di ricerca e sperimentazione, approvato dalla Direzione Nazionale del nostro movimento Senza Zaino e comunicata al MIUR, sulla “Valutazione Mite”. Abbiamo costituito un gruppo di ricerca , composto da una ventina di docenti, esso studia e seleziona pratiche, procedure e strumenti che mettano in pratica i valori di “mitezza” che condividiamo a proposito di valutazione; questi saranno poi applicati, nelle classi di riferimento, dagli insegnanti degli istituti Senza Zaino che si sono iscritti nel Gruppo di sperimentazione, essi sono una t

Le fabbriche degli strumenti non si fermano!

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 di MANUELA SALANI. La videoconferenza “Le Fabbriche non si fermano” e la presentazione dei video sono stati una bellissima esperienza e un’occasione per dare nuova linfa alle Fabbriche degli Strumenti. Il grande numero di iscritti alla videoconferenza (più di mille) ci fa sicuramente piacere, ma ci investe anche di una maggiore responsabilità verso i docenti del nostro movimento che, già nella chat, hanno mostrato molto interesse per le nostre proposte. La videoconferenza, in modalità blended, ha alternato interventi teorici e di largo respiro alla presentazione di esemplificazioni operative sulle innovazioni presentate grazie al lavoro di alcune docenti di Lucca e ai loro alunni. Nel mio intervento introduttivo ho spiegato che l’obiettivo dell’incontro era quello di rilanciare e valorizzare il ruolo delle FABBRICHE, di promuovere un “ritorno alle origini” del nostro movimento ponendo gli strumenti come base operativa e concreta del fare scuola quotidiano…...per prom

Per una scuola democratica: il Consiglio dei ragazzi

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di MARZIA NIERI.  “Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.”. ( Indicazioni nazionali e Nuovi scenari ) Come ogni comunità, anche la comunità educante che ha come fulcro la scuola prevede propri spazi e modi di partecipazione, scambio di opinioni, decisione.  Essere abituati, fin dalla prima età scolare, a partecipare a process